Acustica in Edilizia

 

Convegno atti Simone Secchi Scarica il file in formato PDF
L’evoluzione della normativa tecnica italiana Simone Secchi Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini” – Università di Firenze Via San Niccolò 93, 50125, Firenze I primi riferimenti legislativi nazionali in materia di requisiti acustici degli edifici possono essere trovati nella circolare n. 1769 del 30 aprile 1966 “criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie”, che avevano valore cogente per le sole costruzioni di edilizia residenziale sovvenzionata dallo Stato. Nel 1975, con il Decreto “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica” vengono definiti valori limite anche per le prestazioni acustiche dei divisori e delle finestre delle scuole. Tali limiti, rimasti a lungo inattesi, sono stati ampiamente superati dalle nuove specifiche prestazionali richieste dal Decreto del 5 dicembre 1997 “Requisiti acustici passivi degli edifici” che, a differenza dei precedenti documenti, si applica alle diverse tipologie di edifici (residenziali, scolastici, ospedalieri ecc.). Uno studio condotto presso il Dipartimento TAD dell’Università di Firenze, nell’ambito delle attività del Gruppo di Acustica Edilizia dell’Associazione Italiana di Acustica, ha indagato sulla percentuale di prove conformi ai valori minimi di legge, con riferimento a diverse centinaia di misurazioni eseguite sul territorio nazionale. I risultati dello studio pongono in evidenza, a partire dagli anni ’70, un costante miglioramento delle prestazioni acustiche degli edifici italiani, da porre in relazione con l’evoluzione della legislazione e della normativa tecnica nazionale. La prossima pubblicazione della norma UNI sulla classificazione acustica degli edifici, prevista per il 2010, e la messa a punto di un nuovo testo legislativo che sostituisca il decreto 5 dicembre 1997 potranno contribuire a proseguire questo progressivo miglioramento delle prestazioni acustiche degli edifici italiani.

Convegno atti Sean Smith Scarica il file in formato PDF
Regulations and administrative procedures for compliance with the acoustic requirements of buildings in Europe Prof Sean Smith Edinburgh Napier University There are a range of sound insulation parameters and criteria across European countries. In addition, the legislative enforcement, technical guidance and compliance reporting procedures may also be different. Some countries adopt a performance base specification, or are ‘technical example construction guidelines’ to achieve compliance. The role and the requirements of the local authority department, warranty or insurance provider, architect and acoustician are also diverse. This paper will explore the range of diverse regulations, enforcement and compliance recording measures which operate in the United Kingdom for England, Wales and Scotland. The paper will demonstrate that government, industry, insurers and the local authorities by working together in the development and monitoring of compliance can work well and lead to enhanced sound insulation, encourage innovation and deliver better workmanship.

Convegno atti Pietro Lucia Scarica il file in formato PDF
Elementi a supporto della elaborazione di criteri tecnico-amministrativi Pietro Lucia Regione Lombardia, Direzione Qualità dell’Ambiente, Struttura Protezione Aria e Prevenzione Inquinamenti Fisici Da una ricerca che si basa sulla comparazione di normative e regolamenti di diversi paesi, su analisi teorica e sperimentazione sul campo si ricavano elementi utili a definire criteri e principi, da applicare nei procedimenti amministrativi, finalizzati ad assicurare la conformità degli edifici ai requisiti acustici passivi. Emerge l’esigenza di presidiare l’intero processo cha va dalla progettazione, alla fase di realizzazione o di cantiere, alla verifica ad opera realizzata. Gli obiettivi di semplificazione amministrativa si coniugano con quelli di efficacia dell’azione, in un processo che richiede un’adeguata individuazione degli adempimenti necessari, degli attori e delle responsabilità. Nel quadro metodologico così delineato trovano naturale e conseguente collocazione le indicazioni di carattere operativo da applicare nei procedimenti ed alla cui definizione specifica sono di ausilio anche gli esiti e l’analisi critica della fase di sperimentazione sul campo della ricerca

Convegno atti Mauro Mussin Scarica il file in formato PDF
Procedure di verifica in opera dei requisiti acustici degli edifici Mauro Mussin ARPA Lombardia Agenzia Regionale di Protezione Ambientale – Dipartimento di Brescia Nel presente lavoro si riporta una sintesi delle verifiche effettuate presso i cantieri della sperimentazione in merito alle procedure di misura e alle problematiche ad esse connesse. In particolare si vuole illustrare l’intera procedura comprendente: • scelta preliminare dei locali ove eseguire i rilievi, basata sul progetto architettonico; • organizzazione e preparazione delle misure in corrispondenza dell’avanzamento dei lavori; • effettuazione delle misure in cantiere e relative tempistiche ed inconvenienti; • gestione dei risultati e calcolo degli indici; Si vogliono inoltre riassumere le metodologie di misura dei requisiti acustici degli impianti, anche in questo caso trattando sia l’aspetto tecnico che quello organizzativo, evidenziando le incongruità che si possono presentare. Viene infine riportata un’analisi critica della casistica particolare da trattare per mezzo della UNI-ISO 140-14, nell’ipotesi in cui gli ambienti di verifica presentino delle caratteristiche peculiari.

Convegno atti Lorenzo Lombardi Scarica il file in formato PDF
Criteri e parametri acustici per le nuove costruzioni e per le ristrutturazioni degli edifici esistenti Lorenzo Lombardi Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Arch. Emilia Guastadisegni – CNR/IIA (Istituto sull’Inquinamento Atmosferico) Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 1997 ha introdotto nel nostro Paese il concetto di prevenzione del rumore all’interno degli edifici a fronte della richiesta di prestazioni acustiche specifiche delle strutture edilizie. Esso ha però nel tempo dimostrato tutti i suoi limiti, gli errori formali in esso contenuti e le difficoltà di applicabilità del disposto normativo ai diversi casi reali. La scarsa attuazione di tale decreto è da attribuire sia alla mancata promulgazione del decreto recante i criteri acustici per la progettazione, l’esecuzione e la ristrutturazione degli edifici, sia alla quasi totale mancanza di controlli e di richieste progettuali in fase di presentazione delle richieste di licenza edilizia da parte della Pubblica Amministrazione. Si rende quindi necessaria una revisione di tale decreto che, traendo ispirazione e contenuti tecnici dalla norma UNI in fase di predisposizione per quanto concerne la classificazione acustica degli edifici, superi tutte le difficoltà, le ambiguità e le incoerenze contenute nel DPCM 5 dicembre 1997. La necessità di riscrivere completamente il decreto sui requisiti acustici passivi degli edifici nasce dalla Delega al Governo prevista dalla Legge n. 88 “Legge comunitaria 2008” del 23 giugno 2009 per il riordino della normativa nazionale sul rumore e per la sua armonizzazione con le Direttive comunitarie, ma anche dall’esigenza di creare una organica e funzionale disposizione di legge che consenta la tutela della salute delle persone all’interno degli edifici ed il raggiungimento di alti standard costruttivi.

Convegno atti Linda Parati Scarica il file in formato PDF
Analisi e confronti tra la normativa internazionale e italiana. Linda Parati ACUSTICA PARATI & CO. A seguito di un’approfondita analisi dei parametri, sia tecnici (descrittori, limiti e grandezze) che amministrativi, della normativa acustica nazionale e internazionale si è riscontrato che ogni paese ha le proprie leggi e le proprie procedure amministrative di attuazione e verifica. In tutti i paesi considerati le amministrazioni locali sono l’organo di controllo. Spesso operano partendo dall’analisi dei progetti acustici, procedendo con possibili verifiche in cantiere, per concludere con possibili verifiche in opera richieste e/o eseguite a spot. Alcuni paesi hanno già adottato una classificazione acustica degli edifici, ma spesso i valori proposti dalle diverse norme non coincidono con i valori vigenti. A livello internazionale non è solo la destinazione d’uso residenziale il punto di maggior interesse, ma particolare attenzione è stata riservata agli ambienti collettivi, siano essi scuole o ospedali ritenendoli ambienti particolarmente delicati. Ciò che rende difficoltoso il confronto diretto dei limiti previsti nei diversi paesi è l’utilizzo di descrittori acustici diversi. A seguito di collaudi in opera, si è proceduto a sviluppare le misure esprimendole attraverso i diversi descrittori.

Convegno atti Giovanni Zambon Scarica il file in formato PDF
Edifici ad uso collettivo: il caso degli ospedali Giovanni Zambon DISAT Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio – Università degli Studi di Milano Bicocca Gli edifici ad uso collettivo (alberghi, ospedali, scuole), dal punto di vista acustico hanno in generale caratteristiche diverse dagli edifici destinati alla residenza. Queste caratteristiche sono legate al loro utilizzo, che per quanto riguarda le scuole e gli ospedali, implica generalmente una tutela maggiore dal rumore e alle modalità costruttive. Per quanto riguarda l’utilizzo, uno degli aspetti più significativi è legato al fatto che, per esempio per gli ospedali, vicino ad ambienti che richiedono un’elevata tutela dal rumore (camere di degenza, studi medici, ambulatori, sale operatorie) vi sono locali in cui la quiete non è una caratteristica essenziale come uffici, sale d’attesa, magazzini. Per quanto riguarda la realizzazione degli edifici ad uso collettivo, vi sono inoltre peculiarità costruttive che limitano la possibilità di prestazioni acustiche elevate a meno di scelte estreme e onerose. Tra queste vi sono: la presenza di pareti “mobili” compatibili con i numerosi impianti tecnici delle stanze, la realizzazione di solai continui, la presenza di corridoi e ambienti di grandi dimensioni, la necessità di realizzare impianti tecnologici centralizzati, la presenza di grandi vetrate. Nella presente memoria verranno riportati i risultati di alcune campagne di misura svolte presso diversi ospedali lombardi di nuova realizzazione che evidenziano le ripercussioni acustiche di queste peculiarità costruttive. Alla luce di questi risultati sono stati proposti specifici valori per la caratterizzazione acustici degli edifici ad uso collettivo, recepiti nella recente norma UNI “Certificazione acustica degli edifici”.

Convegno atti Fabio Scamoni Scarica il file in formato PDF
Interazione tra requisiti acustico-termici e analisi costi-benefici Fabio Scamoni ITC – CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione – Consiglio Nazionale delle Ricerche Si è voluto analizzare se e in quale modo le azioni e gli interventi volti a migliorare le prestazioni termiche ed energetiche degli edifici possano correlarsi, e viceversa, con azioni e interventi volti a migliorare la prestazione acustica degli edifici. A tal fine sono stati studiati in particolare i seguenti aspetti: * i diversi ambiti normativi relativi alle due esigenze; * le priorità di applicazione fra i due requisiti e le conseguenze a livello di progettazione e di scelta dei materiali; * la specificità dei materiali utilizzati per ottemperare ai due requisiti e la ricerca delle soluzioni integrate ottimali. In conclusione è stata affrontata l’analisi del rapporto costo/benefici, dove, analogamente agli aspetti progettuali e prestazionali, gli ambiti termo-energetico e acustico concorrono entrambi a determinarne la valutazione e l’incidenza sul processo edilizio globale. A tal fine è stato definito uno strumento di indagine, sottoforma di questionario, che è stato divulgato fra i soggetti del comparto della costruzione edile al fine di ottenere alcune importanti indicazioni da utilizzare in futuro.

Convegno atti Chiara Scrosati Scarica il file in formato PDF
Prestazioni acustiche degli edifici: problematiche di misura e criticità della posa in opera. Chiara Scrosati ITC-CNR – Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche Sia per quanto riguarda le misure in opera che quelle in laboratorio, si deve fare riferimento alle norme UNI e ISO che stabiliscono le modalità di prova. Dal confronto tra le misure effettuate in laboratorio e quelle in opera si ottengono generalmente prestazioni diverse. Una differenza importante è dovuta alle modalità di posa in opera. Si è verificata l’incidenza delle tecniche di posa in opera e delle modalità di utilizzo dei diversi materiali o componenti sulle prestazioni acustiche, per i singoli parametri acustici individuati nella normativa vigente. Tutte le problematiche legate alla posa in opera a regola d’arte che si riscontrano nella fase di cantiere, possono essere evidenziate nella condizione controllata del laboratorio. Le verifiche di laboratorio permettono di individuare cause ed effetti e di scegliere le soluzioni tecniche e i materiali più prestanti. Si riportano casi di studio in laboratorio e in opera Si analizzano anche le problematiche legate alle misure di rumore dovute agli impianti. Infine si sottolinea l’importanza della precisione del metodo di misura e dell’utilizzo delle norme che prevedono metodi di misura semplificati.

Convegno atti Birgit Rasmussen Scarica il file in formato PDF
Building acoustic requirements and classification schemes in Europe: Birgit Rasmussen SBi, Danish Building Research Institute, Aalborg University, DK-2970 Hørsholm Building acoustic requirements exist in more than 30 countries in Europe. Classification schemes exist at present in 9 countries. In some countries, sound insulation requirements have existed since the 1950s. The first classification schemes for dwellings were implemented in the early 1990s. Comparative studies of regulatory sound insulation requirements in 24 countries in Europe and sound classi-fication schemes in 9 countries are described in [1], [2], [3] and [4]. Sound insulation descriptors, regulatory requirements and classification schemes in Europe represent a high degree of diversity. Unfor¬tunately, there is no sign on increasing harmonization, rather the contrary, i.e. evidence for an even more diverse situation in Europe. The studies conclude that harmoni¬zation of descriptors and sound insulation classes are needed to facilitate exchange of data and experience between countries and to reduce trade barriers. Most important is, however, that review of sound insulation require¬ments should be encouraged in several countries to adapt regulations to current construction trends and peoples’ needs for health, wellbeing and comfort. Looking into the future, harmonization of sound insulation requirements seems unrealistic. However, by preparing a harmonized European classification scheme with a number of quality classes, member states could select a “harmonized” class fitting the national needs and conditions. A joint European Action, COST Action TU0901 “Integrating and Harmonizing Sound Insulation Aspects in Sustainable Urban Housing Constructions” [5], has been approved in 2009 and runs for four years. Until now, 25 countries have signed up for TU0901, and about 70 people have been nominated for the manage-ment committee and working groups. The main objectives of TU0901 are to prepare proposals for harmoni-zed sound insulation descriptors and for a European sound classification scheme with a number of quality classes for dwellings. Other goals are e.g. to establish a catalogue of sound insulation data and an on-line compendium on good workmanship. At the first COST TU0901 joint meeting in Berlin in March 2010, the situation in Europe will be summarized and discussed, and joint efforts defined aiming at reducing the diversity in Europe and at supporting and initiating – where needed – improvement of sound insulation of new and existing dwellings in Europe to the benefit of the inhabitants and the society.

Convegno presentazione Scarica il file in formato PDF
Il 22 febbraio 2010 si è tenuto a Milano, presso l’Auditorium Giorgio Gaber, il Convegno “Acustica in edilizia: sperimentazione in Lombardia”. Il Convegno ha presentato i risultati di una ricerca sperimentale relativa ai diversi aspetti dell’acustica in edilizia ed in particolare: * contenuti e raffronti tra la legislazione e i regolamenti applicati in Italia ed altri Stati europei * aspetti metrologici per la verifica dei parametri che caratterizzano dal punto di vista acustico gli edifici e le loro partizioni * analisi costi-benefici ottenibili tramite le diverse tecnologie costruttive e l’utilizzo di diversi materiali o componenti edilizi * incidenza delle tecniche di posa in opera e delle modalità di utilizzo di diversi materiali e componenti sulle prestazioni acustiche * rumore da impianti tecnologici degli edifici Nel Convegno sono state inoltre affrontate la situazione e le prospettive relativamente a procedimenti amministrativi, anche a livello locale, per le verifiche e i controlli dei requisiti acustici degli edifici o loro partizioni. Particolarmente qualificata è stata la partecipazione dei relatori e tra di essi quella di esperti internazionali: in allegato le loro presentazioni.

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